La tecnica di lavorazione adottata nel laboratorio deriva dalla tradizione arabo-cinese ed è del tutto naturale: si basa, infatti, sullo spappolamento e l’omogenizzazione della carta di recupero. Dagli scarti bianchi di litografia tritati e messi in grandi tini con acqua e colla si ottiene un impasto che viene poi filtrato e setacciato.
Ogni foglio che nasce è definito da un margine di contenimento che determina la formazione lungo i bordi della parte sfrangiata, detta barba, caratteristica peculiare della carta fatta a mano. I fogli sono staccati dal setaccio, decorati e riposti per alcuni giorni ad asciugare. Dalla materia di scarto si crea un foglio completamente rinnovato.
Il prodotto emoziona e colpisce al pari degli oggetti antichi pur rimanendo molto moderno e attuale.